Una goccia d’acqua (salata)

Come dimostra lo splendido ingrandimento del fotografo David Littschwager, una gocciolina d’acqua di mare si porta dietro un sacco di cose: bestioline multicolori collettivamente note come plancton, dalle caratteristiche talvolta inaspettate.

Io non sono molto brava a nuotare, anzi. Sono un’adepta dello stile “a cagnolino” e nel massimo dello slancio posso cimentarmi in qualche bracciata a rana, rigorosamente tenendo la testa fuori dall’acqua. Tendenzialmente, il mio stile preferito consiste nel fare il morto e lasciarmi cullare dalla corrente. Uno dei problemi di fare il morto, tuttavia, è che le onde del mare tendono a entrare molto fastidiosamente nella bocca e nel naso, e dato che come diceva (molto bene) il Piccolo Principe “l’essenziale è invisibile agli occhi”, questo mi ha sempre portato a pormi una domanda ben precisa: che cosa c’è in una goccia d’acqua? Come dimostra lo splendido ingrandimento del fotografo David Littschwager, una gocciolina d’acqua di mare si porta dietro un sacco di cose:

cosa c'è in una goccia d'acqua di mare

Queste bestioline colorate – alcune delle quali assolutamente splendide alla vista! – sono note collettivamente sotto il nome di plancton.

Vediamo un po’ più nel dettaglio di cosa si tratta con l’aiuto di un disegno (Credits).

cosa c'è in una goccia d'acqua di mare

1. Larva di granchio. Lungo circa mezzo centimetro, questo artropode trasparente e delicato impiegherà ancora molto tempo prima di raggiungere la maturità; ciò nonostante, sono già riconoscibili molte parti del corpo, come le chele e una coppia di occhi composti.

2. Cianobatteri. Questi filamenti simili a molle rappresentano alcune tra le forme di vita più primitive sulla Terra. I cianobatteri sono tra i primi organismi a essersi evoluti, riuscendo a sfruttare l’energia solare per produrre zuccheri – il processo della fotosintesi, grazie a cui viene liberato ossigeno nell’atmosfera a partire dall’anidride carbonica. I miliardi di miliardi di cianobatteri presenti negli oceani sono responsabili di gran parte dell’ossigeno oggi presente nell’atmosfera terrestre.

3. Diatomee. Queste alghe popolano i mari in numero… innumerevole! La membrana è costituita da sostanze fortemente impregnate di silice ed è formata da due valve incastrate l’una nell’altra come il fondo di una scatola nel suo coperchio. La superficie esterna della faccia valvare presenta i più svariati disegni e rilievi, disposti in diversi modi. Quando muoiono, le diatomee cadono sul fondale marino, dove possono dare origine a rocce.

4. Copepodi. Si tratta della forma più comune di zooplancton, piccoli crostacei (raramente più lunghi di 1 o 2 millimetri) che costituiscono la maggior parte delle fonti proteiche per i pesci che popolano gli oceani. Questi organismi minuscoli hanno il corpo a forma di goccia e lunghe antenne; sono ottimi nuotatori, hanno un sistema nervoso sviluppato e cercano di evadere la cattura. Sono così tanto numerosi che secondo alcuni tutti i copepodi, nel loro insieme, costituiscano la più grossa massa animale sulla Terra.

5. Chetognati. Questi organismi traslucidi sono piccoli predatori e, relativamente alle altre forme di plancton, sono piuttosto grossi (da 3 millimetri fino addirittura a 12 centimetri!). Hanno un sistema nervoso, una bocca dotata di denti e due piccole protuberanze ai lati della testa con cui afferrano le prede. Alcuni sono addirittura in grado di inoculare nelle potenziali prede un veleno paralizzante.

6. Uova di pesce. Quasi tutti i pesci depongono uova, anche se alcuni (tra cui certi squali) danno alla luce dei neonati già formati. Alcune specie proteggono e curano le proprie uova (tra cui i cavallucci marini, che delegano questo compito ai maschi), ma la maggior parte si limita a rilasciare numeri enormi di uova fecondate, gran parte delle quali sarà mangiata – anche dagli esseri umani.

7. Policheti. Ne esistono ben oltre 10.000 specie diverse; hanno il corpo simile a quello di un verme, segmentato e dotato di decine di minuscole appendici utilizzate per la propulsione.

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