Perché è bella

Fin da quando ho iniziato a usare l’email, ho preso l’abitudine di usare citazioni di autori più o meno noti per accompagnare la mia firma elettronica; lo faccio perché sono egobaricentrata e mi piace dare l’idea di essere una persona colta e intelligente e le cui email meritano di essere lette, senza dubbio, ma anche perché spesso il contenuto di queste email è noioso o tecnico, e mi sembra importante, alla fine, far prendere al mio destinatario una boccata d’aria fresca – se lo vuole.

Qualche anno fa, senza sapere che nel futuro mi sarei trovata ad affrontare la traduzione del suo ultimo libro, scelsi una frase del matematico e filosofo francese Henri Poincaré; poco tempo dopo, questa frase mi fu “rubata” dal filosofo Nicholas Hunphrey, col quale all’epoca corrispondevo per motivi di lavoro, che la volle citare in una sua conferenza sui temi della coscienza e della percezione. Il video qui sotto me l’ha fatta tornare in mente dopo tantissimo tempo, e mi sembra che – insieme – riassumano le mie velleità di science blogger infinitamente meglio di quanto io sia riuscita a fare sinora.

Lo scienziato non studia la natura perché è utile, ma perché gli dà piacere, e gli dà piacere perché è bella. Se la natura non fosse bella, non varrebbe la pena conoscerla, e la vita non meriterebbe di essere vissuta.

Le savant n’étudie pas la nature parce que cela est utile ; il l’étudie parce qu’il y prend plaisir et il y prend plaisir parce qu’elle est belle. Si la nature n’était pas belle, elle ne vaudrait pas la peine d’être connue, la vie ne vaudrait pas la peine d’être vécue.

Henri Poincaré, Science et Méthode, 1908.

2 Commenti

L’ho visto giusto ieri in libreria e tornerò a prendere questa tua fatica. Che meraviglia, il pensiero, questo aneddoto (a me sarebbe piaciuto corrispondere con Nancy e Goussot, per esempio, nel lavoro) e la natura, implacabile danza di bellezza.
La vita tutta, a cui solo una vertigine d’amore, spesso intravista nel più piccolo e opportuno gesto, restituisce il senso.

Anche a me piacerebbe corrispondere con un sacco di gente, presente e passata… ma poi penso che siamo già fortunati ad avere i loro libri da leggere, e un po’ mi consolo 🙂

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