Microispirazioni

Quando aveva poco più di vent’anni, a Klari Reis fu diagnosticato il morbo di Crohn. Questa malattia autoimmune è tale per cui il sistema immunitario aggredisce il tratto intestinale e provoca dolorose infiammazioni. Purtroppo non esiste ancora una terapia risolutiva, ma  l’alimentazione e lo stile di vita rivestono un ruolo fondamentale nel controllo e nel contenimento dei sintomi.

Dopo aver trascorso lunghi periodi in ospedale sia negli USA sia in Gran Bretagna, dove stava studiando, Klari Reis cominciò – con l’aiuto dei medici – a osservare  al microscopio le proprie cellule e le loro reazioni con i diversi farmaci che assumeva. I liquidi di contrasto utilizzati per far emergere le varie parti delle cellule erano di colori particolarmente vividi e furono per lei fonte d’ispirazione: iniziò così a realizzare opere d’arte legate al micromondo biologico.

Quest’artista lavora principalmente con un materiale che non deriva dall’ambiente scientifico, bensì dal campo dell’architettura e dell’arredamento di interni: le resine epossidiche. Caratterizzate dall’alta resistenza meccanica e dalla bassa degradazione delle prestazioni quando usate in strati spessi, le resine epossidiche sono atossiche, inodori e impermeabili. Grazie all’aiuto di pipette, bacchette di acciaio, torce a gas butano o di un semplice asciugacapelli, Klari Reis riesce nell’intento di riprodurre le molteplici forme escogitate dalla natura per plasmare la materia organica nei suoi più intimi dettagli.

particolare klari reis

Tra le varie tipologie di opere, le mie preferite sono le capsule di Petri. Strumento di lavoro fondamentale per biologi e microbiologi, sono un contenitore ideale per terreni di coltura solidi e semisolidi e possono anche funzionare come portacampioni.

Le prime installazioni risalgono al 2009, raggruppano 30, 60 o 150 pezzi e, come dimostrano le immagini di seguito, sono di una bellezza da togliere il fiato.

Sul suo sito A daily dish* e sulla sua pagina Facebook, l’artista ci regala ogni giorno l’immagine di una capsula diversa, ognuna con un titolo particolarmente evocativo. Una vera gioia per gli occhi.

*Con un gioco di parole intraducibile fra Petri dish, capsula di Petri, e daily dish, piatto del giorno (in un ristorante).

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